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Nei Chiostri dell’Umanitaria vanno in scena i sapori di una volta Fino al 23 agosto l’Associazione Nazionale Case della Memoria è a Milano con tante iniziative per avvicinare anche i più piccoli ai grandi della cultura italiana

Che cosa preparava nonna Lucia al piccolo Leonardo nella sua casa nella campagna di Vinci? E qual era la merenda più comune in casa Montanelli agli inizi del Novecento? Ci saranno anche aneddoti e curiosità tra gli ingredienti delle merende sul tema “Anche i grandi sono stati piccoli” (ogni giorno, ore 16) pensate da Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria nell’ambito del programma che vedrà protagonista quest’ultima a Expo 2015 da oggi, 18 agosto, fino al 23. Un’idea nata per avvicinare i più piccoli allo straordinario patrimonio rappresentato dalle case museo delle personalità che hanno segnato la storia e la cultura italiana e allo stesso tempo condurli alla riscoperta di sapori dimenticati della nostra tradizione.

Ospitata Fuori Salone, nei Chiostri dell’Umanitaria a Milano (via Francesco Daverio, 7), l’associazione, che mette in rete le abitazioni appartenute ad alcuni dei più importanti personaggi della cultura e della storia italiana, presenta all’Esposizione Universale di Milano il progetto “A tavola con i grandi”, promosso proprio in occasione di Expo 2015: una serie d’iniziative all’insegna del gusto per presentare le case museo dei grandi personaggi italiani. Fra queste non potevano mancare una serie di appuntamenti dedicati al pubblico dei più piccoli che potranno così avvicinarsi a Leonardo Da Vinci, Sigfrido Bartolini, Indro Montanelli e molti altri attraverso merende a tema dedicate ai sapori “di una volta”: un modo alternativo per recuperare e conservare la memoria del nostro passato.

Pane e formaggio, pane e olio, pane e frutta: sapori della nostra tradizione che, complice la produzione industriale, si vanno via via perdendo, da riscoprire anche attraverso le abitudini dei personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Già perché in pochi forse si sono chiesti cosa mangiasse a merenda il piccolo Leonardo da Vinci: di certo non mangiava pane e pomodoro, perché l’America, e con essa il pomodoro, fu scoperta quando il genio di Vinci aveva già 40 anni. «Probabilmente mangiava qualcosa di semplice – spiega Roberta Barsanti, direttrice del Museo Leonardiano di Vinci –: pane e olio, una fetta di dolce preparato con il miele da sua nonna, frutta secca o fresca, come le mele». Anche queste curiosità condiranno gli appuntamenti con le merende in programma ogni pomeriggio alle 16 perché… “Anche i grandi sono stati piccoli”.

Dal 18 al 23 agosto, le Case della Memoria di tutta Italia saranno quindi protagoniste a Milano con tanti eventi, per scoprire da una prospettiva inedita i grandi protagonisti della storia italiana. In calendario, conferenze dedicate al rapporto dei personaggi o delle loro opere artistiche, con il cibo, l’alimentazione e la cultura gastronomica, presentazione di lavori culturali (libri, testi teatrali, opere d’arte, concerti) sull’argomento, cooking show dedicati a ricette legate al personaggio o al territorio di riferimento, aperitivi e degustazioni di prodotti a tema e molto altro ancora.

Il progetto “A tavola con i grandi”, nato dal lavoro del presidente Adriano Rigoli e del vicepresidente dell’associazione Marco Capaccioli, è dedicato al tema del rapporto tra le personalità delle case museo, il cibo e la cultura gastronomica: l’idea è quella di comunicare il vissuto dei big della cultura italiana attraverso quegli aspetti della vita quotidiana, come il cibo e i piatti tradizionali, che sono testimoniati dalle abitazioni in cui hanno trascorso la loro esistenza, oggi case museo aperte al pubblico. Il progetto fino a oggi si è mosso in ambito locale, all’interno delle singole Case della Memoria inserite nella rete museale, con appuntamenti che proseguiranno fino alla fine dell’anno.

Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra,  Giorgio de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria risulta essere oggi l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. La rete è composta da 50 case museo in 9 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia.

Info: www.casedellamemoria.it

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