marzo 9, 2020 Speciale Interviste | Intervista con Luca Lupoli
“Costruiamo insieme” è il nostro motto. Il tenore Luca Lupoli scende in campo a sostegno di tutti gli artisti che vivono in una situazione di emergenza a causa del Covid – 19. L’abbiamo accolto anche se in un abbraccio virtuale per tutti voi.
Luca Lupoli facciamo un salto nel passato…come nasce professionalmente?
Nasco a Napoli ed eredito la passione e l’inclinazione per la musica ed il canto lirico dai miei genitori, mia madre diplomata in pianoforte, mio padre appassionato di opera lirica ed in particolare di quella pucciniana. Inizio cosi a studiare da ragazzo pianoforte, solfeggio e canto, sostenendo i relativi esami al Conservatorio
. La mia formazione professionale continua con il conseguimento una Laurea in Lettere moderne con indirizzo Arte, Musica e spettacolo con una tesi sul Melodramma di Pietro Metastasio presso l’università Federico II di Napoli, contemporanea a quella in Discipline musicali Canto e Coralità presso il Conservatorio di musica S.Pietro a Majella di Napoli.
Iniziano i primi Concerti, Concorsi Internazionali di Canto, (Concorso Internazionale Mattia Battistini, Franco Corelli, Concorso Internazionale Pavarotti etc..) con i primi riconoscimenti gratificanti : arriva il debutto come Rodolfo ne La Boheme di Puccini, rappresentata tra Roma, Pescara, Campobasso ed i Concerti all’estero a Londra, a Riga in Lettonia, in Germania, a Bruxelles in Belgio, Giappone etc…
Ho alternato attività di insegnamento e di concertista, poi dal ’94 svolgo attività di artista stabile nel Coro del Teatro San Carlo a Napoli.
In seno all’ Associazione Artistico Culturale Noi per Napoli, attiva da ben più di 25 anni nel campo della cultura, della Musica ,delle arti e del sociale, fondata dalla Dott.ssa Emilia Gallo, che guido con la mia compagna di vita e di arte, il soprano Olga De Maio, anche lei artista del Teatro San Carlo, pluripremiata a livello internazionale, portiamo avanti, attraverso la realizzazione di eventi, concerti, spettacoli, la promozione e la diffusione del Bel Canto, dell’opera lirica e della musica classica di tradizione partenopea sia nella città di Napoli ed in ambito nazionale ed internazionale, con una preminente finalità sociale e benefica nei confronti delle classi sociali più deboli.
Il mondo dello spettacolo sta vivendo momenti di grandi difficoltà..come avrà letto dal mio ultimo Editoriale. Il mio motto è “Costruiamo insieme”. Cosa ne pensa?
Si in generale il mondo della cultura, della musica e dello spettacolo sta attraversando già da qualche decennio enormi difficoltà, perché poco o mal sostenuto dalle Istituzioni pubbliche preposte, sopravvive e va avanti attraverso le iniziative di enti, associazioni, istituzioni private ma occorrerebbe innanzitutto dare nuova linfa vitale a queste discipline, prima di tutto dal punto di vista della mentalità e dell’educazione, inserendole in maniera più significativa nei programmi delle scuole ed abituare i ragazzi già dal primo gradino della scuola elementare a conoscere ed apprezzare l’enorme potenziale educativo che la musica, il canto, il teatro, l’arte ad esso collegata e come esse possano concorrere in maniera incisiva a formare la personalità di ogni singolo individuo, a trasmettere i valori fondamentali della tradizione storica ed ad attualizzarli nella realtà contemporanea: il ruolo della scuola è fondamentale!
Quindi ripartirei proprio da lì per costruire insieme un futuro migliore per tutti e coinvolgendo istituzioni, artisti ed il mondo della comunicazione.
In questo periodo in cui la diffusione di questo terribile contagio del covid-19 di grande preoccupazione, allarmismo sta letteralmente dando un colpo di grazia al mondo dello spettacolo e del teatro dal vivo in tutti i suoi generi, negando e rendendo impossibile tutte le forme di contatti sociali per arginare, in maniera motivata, la sua diffusione, con le norme governative comprendenti la sospensione e l’annullamento di tutti gli spettacoli e gli eventi programmati in cartellone da tutti i teatri, fondazioni, associazioni sta provocando grande marasma e preoccupazione per il futuro lavorativo di migliaia di persone di un settore che non sarà facile recuperare : mi auguro che si possa ripartire da questa crisi per ricostruire in maniera più solida le basi per il nostro settore e che i prossimi governi, attraverso dei progetti seri ,magari suggeriti ed ispirati proprio dall’ esperienza e dalla maestria degli ” addetti ai lavori” qualificati ed eletti in maniera trasparente e democratica da tutti gli operatori dei settori comparto spettacolo dal vivo. Non abbiamo più bisogno e non dobbiamo più tollerare che la cultura e lo spettacolo siano solo fonte di speculazione ed interessi politici ci lobbyes che con la cultura e l’arte non hanno nulla a che fare e che per lungo tempo hanno provocato l’enorme crisi del settore.
Come si sta organizzando dal punto di vista lavorativo? Troviamo insieme soluzioni alternative?
Dal punto di vista lavorativo stiamo aspettando che al più presto si possa risolvere questa crisi e che alla ripresa, speriamo dopo questo fatidico 3 aprile dall’ultimo decreto governativo, tutte le attività dello spettacolo possano riprendere con una nuova e più robusta consapevolezza, che sarà prima di tutto quella di elaborare nuove modalità di approccio al pubblico per riportarlo nei teatri ed a partecipare a tutti gli eventi, manifestazioni annullate, dopo questo “trauma “. Quindi proprio in questo periodo sarebbe ottimo stabilire un canale di collegamento multimediale tra i vari operatori dello spettacolo, artisti, produttori, associazioni, per creare un terreno comune di intenti, che possa sia disciplinare e tutelare giuridicamente i lavoratori di questo settore, sia nei contenuti più propriamente culturali dell’offerta stessa, caratterizzata sempre da standard qualitativi di alto livello, da poter presentare alle Istituzioni ed al pubblico per incentivarlo a riprendere a frequentare il teatro più forte di prima, perché loro sono la fonte di tutto.
Noi come artisti ed Associazione stiamo preparando e studiando vari progetti, come quello prossimo che avremmo in programma per l’ 11 aprile, il Concerto di Pasqua, in un luogo molto bello del centro storico di Napoli: il Complesso Monumentale di Santa Maria in Donnalbina, annessa all’Istituto Don Orione: dovremmo rappresentare la Passione secondo San Matteo, attraverso un testo volgarizzato in lingua napoletana da un intellettuale ecclesiastico napoletano anonimo del 1860, con l’impiego di immagini tratte dall’omonimo film di Pasolini e brani sacri tratti da autori quali Bach, Pergolesi, Mozart, Stradella, Rossini, Verdi, Orff.
Vedrà la partecipazione di noi sia come artisti lirici (Olga De Maio soprano, Luca Lupoli tenore, Lucio Lupoli tenore) che come ideatori e registi del progetto. Avremo poi la partecipazione straordinaria dell’attore Benedetto Casillo e della Fanfara dei Carabinieri di Napoli.
Tutto questo, sperando che sia possibile realizzarlo, ove vi sia una ripresa e normalizzazione della situazione e che non vi siano ulteriori restrizioni dopo questo periodo di quarantena: sarebbe un bel messaggio di speranza e di impegno a ripristinare quello status di serenità, armonia, accoglienza e solidarietà di cui solo l’arte può essere fonte.
Se ancora non saranno maturi i tempi studieremo un rinvio appropriato.
Un messaggio ai suoi colleghi che vivono la sua stessa situazione..
Un caldo invito che rivolgiamo ai nostri colleghi è quello di non scoraggiarci, non demordere dai nostri sogni e dai nostri ideali : viviamo sicuramente un momento difficile, che sembra fatto solo di rinunce, sacrifici, a causa degli annullamenti e sospensione di tutte le attività dello spettacolo dal vivo, ma non dobbiamo viverlo come un ” fallimento ” , anzi approfittiamo appunto di questa pausa “forzata” per dare nuova linfa ai nostri progetti, attraverso lo studio, la formazione, l’aggiornamento, la riflessione ed il confronto comune per crescere ancora di più nella consapevolezza che ci è riservato un ruolo indispensabile e responsabile in questa società che abbiamo il dovere di rifondare sulla base dei più grandi valori della bellezza, della condivisione, dell’accoglienza e della realizzazione di ogni essere umano.
di Maria Cuono – Redattore responsabile di Newspage – Allinfo.it
Tag:Concerto di Pasqua, Covid-19, Fanfara Carabinieri di Napoli, Luca Lupoli, tenore