aprile 25, 2020 Le Interviste di Allinfo.it | Intervista con Marcello Pieri
Marcello Pieri il 21 aprile ha pubblicato il singolo “Sino a quando non ti rivedrò” scritto a quattro mani con Riccardo Bondi e mixato da David Sabiu al Savana Studio di Forlì.
L’occasione perfetta per intervistarlo e conoscere meglio questo suo nuovo progetto visto che Domenica 26 aprile 2020 alle ore 21:30, sarà protagonista del progetto #DALPALCODICASAMIA.
Un ritorno live molto atteso dai suoi fans.
A distanza di quasi due anni da “Se cerchi un eroe… non sono io” arriva “Sino a quando non ti rivedrò” .
Il primo un brano emozionante di grande speranza che ripercorre i migliori ricordi della storia del nostro Paese. Il secondo un brano che scandaglia le geometrie del cuore e della sua capacità d’amore e di nostalgia?
La canzone “sino a quando non ti rivedrò” è nata dalla mancanza di un amore in senso assoluto, che può essere di un genitore, di un figlio, di un cagnolino di un gatto, di quando ci si rende conto dell’importanza che aveva quell’affetto.
Il nuovo singolo è stato scritto a quattro mani con Riccardo Bondi e mixato da David Sabiu. Con quest’ultimo una collaborazione che è rimasta impressa fin dal disco precedente?
La collaborazione con Riccardo Bondi nacque oltre 30 anni fa, in quanto è stato il mio insegnante di chitarra, ci siamo poi ritrovati in questo ultimo anno ed è nata questa canzone fra una chiacchiera e una partita di burraco. Con David Sabiu collaboro da una trentina d’anni. Partecipò alla realizzazione di un mio album nel 93 assieme a Serse Mai, Maurizio Solieri, Rudy Trevisi, Il Gallo al basso. Poi Sabiu ha messo su uno studio di registrazione e da lui registro da allora.
Questa canzone dedicata a chi ci ha voluto bene in modo incondizionato, a volte anche rimanendo in disparte, in silenzio è una canzone manifesto che restituisce attenzione a figure per te fondamentali come Massimo Troisi e Pino Daniele (tra l’altro Troisi già appare nel video del singolo del 2018). Questo brano è anche un po’ autobiografico?
E’ un brano molto autobiografico, Pino Daniele è sempre stato un mio mentore musicale e la musica di questa mia canzone fa eco al mondo blues jazz di Pino. Triosi, che adoro come artista, ha ispirato l’ironia del brano quando dice ..e pensare che tu eri soltanto….chi mi voleva più bene al mondo…
Alcuni artisti, tra i quali c’è Vasco Rossi, ti hanno definito uno dei più geniali autori di canzoni. Una definizione che ha avuto un suo peso, anche in termini di responsabilità come autore?
Con Vasco ci siamo frequentati per un periodo, abbiamo scritto una canzone assieme, poi abbiamo litigato per una donna.
La sua stima e quella di altri mi ha reso felice.
Nella tua carriera artistica ci sono stati anche due non tempi interrotti dal brano “Leggerezza”. Tanta Saudade ma anche tanta melodia e una featuring? Che momento di leggerezza è stato?
Il brano leggerezza nacque quando incontrai un cantautore brasiliano Maurizio Silveira, con cui mi sono frequentato un estate, sua è la voce e la traduzione in portoghese del brano, mia , la musica ed il testo in italiano. Leggerezza, non vuol dire superficialità… anzi… consapevolezza e scelta di avere un approccio alla vita.
Ci sono aneddoti che ti raccontano come uno di quei pochi fortunati che nel 1997 ha partecipato alla tournée italiana di Bob Dylan. Ci sono momenti che hai piacere di condividere?
Con Bob Dylan fu incredibile, suonai a Milano e a Pisa prima di un Mito della musica Internazionale, lui girava incappucciato.
Tu sei un artista a tutto tondo tant’è che hai deciso di scrivere brani anche per altri artisti. Scrivere per altri è diverso o è, in fondo, come scrivere per se stessi?
Quando do una canzone ad un altro interprete, il mio approccio non cambia, la scrivo raccontando il mio modo di sentire, non mi piace farla su misura, non sono un sarto.
Se ti dico “In punta di piedi” tu cosa mi rispondi?
In punta di piedi, è la canzone che scrissi quando Marco Pantani mi chiese un brano che parlasse di lui, alla sua morte decisi di non pubblicarla, anche perchè ne scrissero successivamente tante, cosi è rimasta nel cassetto per tanti anni.
Il 21 aprile hai pubblicato “Sino a quando non ti rivedrò”. Stai lavorando al disco?
Mi piacerebbe pubblicare un album, anche perchè le canzoni ci sono e il suono che avranno ce l’ho molto bene in testa.
Il mondo della musica sta vivendo, nuovamente, una trasformazione epocale. Il mondo dello spettacolo è stato il primo a patire gli effetti delle “misure restrittive per contrastare la diffusione del COVID19” (sembra uno scioglilingua) e si sta ragionando una trasformazione che sposterà le attività legate a questo mondo sempre più nella rete. Cosa ne pensi?
Il Covid passerà e tutto tornerà come prima.Anche i lavoratori dello spettacolo purtroppo perderanno lavoro e opportunità, ma credo che questo periodo ci abbia regalato la consapevolezza dell’importanza di buoni rapporti umani, la solidarietà verso gli altri. Un abbraccio Marcello.
di Giovanni Pirri
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