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PRESSALCUBO

Fare Informazione

Oggi di artisti in giro, poliediedrici  ma, soprattutto, liberi di essere, se ne trovano davvero pochi. Sarà per tale ragione  che quando li  incontri li riconosci subito.
Vivono in un regno tutto loro e che regno e, cosa più importante, sono artisti che hanno dentro molte delle sonorità del Mondo e tante arti che sono veri e propri naturali talenti. Ciò anche se non hanno viaggiato molto. Sarà che la loro scuola primaria è la Strada.

In questa intervista Re Cane che si esibirà live a #DALPALCODICASAMIA Lunedì 18 maggio alle ore 18. http://www.facebook.com/dalpalcodicasamia

Chi è Re Cane? Che rapporto hai con le definizioni?

Re Cane come dice la parola stessa è una personalità nobile come un Re ma allo stesso tempo impulsiva ed irruenta come un cane nella sua prerogativa più animalesca.
Riguardo alle definizioni non ho mai voluto incastrare le situazioni o le cose in rigide esplicitazioni ma andando avanti con l’età e vivendo esperienze sempre più intime e significative ho cominciato a voler distinguere le cose non tanto per la loro natura quanto per il loro valore di conseguenza attribuendole una definizione.

Citando “Re Cane” esprime l’esigenza di tradurre emozioni e concetti in musica”
Come nasce questa tua esigenza di traduzione? Soprattutto a che età?

Ero un bambino quando ho diretto un orchestra di pupazzi sulle note delle quattro stagioni di Vivaldi, successivamente con l’acquisto di una raccolta del maestro Mozart e alcuni concerti di Abbado che mi furono regalati inaugurai la stagione 1993-1994 dal teatro della mia stanza per un pubblico di pura fantasia. Fu un successo colossale e mi fece un gran bene! Durante l’adolescenza si attraversa quella fase contestatrice dove ogni piccola cosa ha il peso di un macigno e per chi come me vive l’emotività “di petto” questo carico sasso dopo sasso diventa insostenibile e cosi in maniera naturale con la chitarra e qualche “bi-cordo” composi la prima ballata punk rock: ”Voglio dire basta”. Dentro c’era tutta la sedizione di cui necessitavo, una spallata al muro, un pugno ad un semaforo ed ero già in piena rivoluzione…Il processo di maturazione comporta una volontà di crescita così, affinando le capacità comunicative, le emozioni attraversano il personale punto di vista per diventare esperienze condivisibili.      L’arte non è di chi la fa ma di chi la sente.

Elettronica, teatro, suoni acustici un viaggio tra le arti e i suoni? I tuoi esempi?

Se fossi stato un pittore e non avessi avuto i soldi per comprare le tele avrei dipinto sui cartoni e se non avessi avuto a disposizione nemmeno quelli avrei usato lo scottex o gli scontrini…Cosi nella musica!!.. Mi fu regalato un piccolo computer un Note book avuto in omaggio con la connessione e il modem, installai fruty loop un programma amatoriale per musica elettronica e divenne il mio studio di registrazione e produzione, scrivevo le battute per batteria, sintetizzatori, basso ecce ecc. .poi ci incidevo la voce. Per i concerti avevo preparato una versione degli stessi senza la traccia vocale che inserivo in prima persona durante l’esibizione intanto, alle mie spalle una serie di amici interpretavano le tracce con uno spettacolo visivo dalle tinte forti disegnato sulle caratteristiche personali degli stessi attori.
L’arrangiamento acustico fu il passaggio successivo che mi permise di trasportare la musica al di fuori di un circuito elettrico approdando in quello che ad oggi è il mio palco più frequentato: LA STRADA.

Che regno è quello di Re Cane? Mi descrivi i suoi paesaggi ? Tutto ha un perché oppure tutto è frutto di un viaggio continuo senza fermate?

Potendogli dare una forma il regno avrebbe le fattezze di una sfera senza un sopra e senza un sotto ma con un nucleo in grado di dare energia al solido geometrico e di mantenerlo vivo.
Un omaggio al nostro pianeta e ai suoi delicati equilibri che permettono a piccole grandi creature come noi di lasciare il segno in questo cosmo in espansione privilegiandoci di questo meraviglioso viaggio che è la vita.

Quanti mariti ci sono in questo Regno?

Fino a qualche tempo fa poteva essere uno come dieci ,era per tutti la possibilità di prendere in sposa l’opera bastava avere qualcosa da proporre e il coraggio di farlo, oggi la questione è più seria, non si chiude alle collaborazioni ma si predilige una struttura più compatta poiché l’attuale spettacolo ha pretese ben definite e specifiche. Personalità importanti come Elena che più di tutti ha creduto in questo “ambiente” mettendosi in gioco ed Eleonora che mi ha sempre accompagnato nelle città sedendo al mio fianco in maniera attiva, hanno saputo motivare e sostenere la propria presenza e ad oggi sono i Mariti per eccellenza, questo senza nulla togliere a chi in maniera significativa e rilevante ha contribuito in passato allo sviluppo:primo tra tutti Alessio Bettoli per affetto ed importanza nella gestione delle relazioni del gruppo e Giacomo Maccanti abile, giovane violinista, polistrumentista con il futuro davanti. Una Menzione particolare va ad Elisabetta il primo marito, tutto cominciò con lei ,fù proprio lei a chiamarmi Re Cane quando volendo “sfottermi” mi mise davanti a questo bellissimo personaggio.Anche Elisa Zini e Francesca Tarroni hanno fatto parte in maniera significativa dei mariti e nonostante tutto, in tre anni di convivenza fisica, ho avuto la possibilità di incidere e registrare grazie al loro contributo ,oltre che partecipare in maniera diretta a diversi spettacoli sia elettronici che acustici.

Dai video, e dai testi si intravede l’esigenza di giocare con la voce e con i suoni, assieme a chi ascolta. Un’esigenza? Una conseguenza?

Entrambe. Non sempre le cose sono frutto di un calcolo anzi, ci sono momenti di pura creatività impulsiva. Durante le registrazioni capita di dare spazio a più versioni della stessa linea vocale infatti in alcune tracce e in alcuni video ci sono veri e propri messaggi nascosti udibili o visibili solo dai più coinvolti.

Che gioco ha l’ironia in musica…? E che peso hanno le parole in questo contesto?

L’ironia è come il vento: se sfruttata nel modo giusto può trasportare con se un messaggio forte e denso di significato facendolo penetrare nell’orecchio senza aggressività.

Nel 2015 è stato realizzato l’album “Scherzo sul serio”. Aneddoti? Esperienze? Come è stato fare sul serio qualcosa nato per scherzo?

Bellissimo, all’epoca eravamo io Elena ed Alessio, l’album fu registrato ad Udine in tre giorni presso lo studio di un amico di Alessio : Matteo Dainese, dal punto di vista musicale ha sonorità quasi tribali per via del cajon sempre presente e la chitarra poco effettata,non è certo tra i miei lavori preferiti è semplice e poco elaborato ma racchiude una purezza che mi commuove ancora, poi c’è scherzo sul serio!! Un grido di gioia.  Il contrario che sostiene il contrario. Coordinate opposte equidistanti tra loro . La sfera.

Quali i temi dell’album?

“La cicala del futuro” ad esempio racconta la storia di un uomo che nonostante i dubbi esistenziali e le difficoltà quotidiane nell’affrontare la vita a livello pratico , tornando a casa alla sera dopo il lavoro stanco e perplesso, trova lo slancio indispensabile per reagire regalando un fiore ed un sorriso alla propria moglie.

“La Materia” ed “Il Parto” invece sono un omaggio alla maternità.
“Diadema” è una ballata d’amore di quelle esagerate (fu un regalo di compleanno)

Cit:
ruberò i pianeti per fartene un diadema.
disegnerò un sorriso sul volto dell’umore,
piegherò anche il tempo per conoscerci un po prima.

Università, Notte criminale, Bambola, scherzo sul serio, il ballo dei bicchieri. Altre belle tematiche più che ascoltato andrebbe letto o recitato.

”Abracadabra” è il secondo album …. un salto notevole ma soprattutto nuove sonorità?

Assolutamente si, abracadabra è disponibile gratuitamente su you tube e tra i due è il lavoro che preferisco, è diviso in due parti la prima: Abracadabra e la seconda: Al Re pastore con due bellissime interpretazioni vocali di Elena, in questo doppio cd sono raccolte molte delle canzoni che ho suonato più spesso nelle città dove mi sono esibito ed oltre ad Elena ed Alessio c’è Giacomo con il suo violino eccelso e la capacità di prendere al volo le note, mi bastava fargli sentire una volta la musica e il testo e la volta dopo la gestiva con tanto di interpretazione personale. Un musicista d.o.c.!
Sono comunque tantissimi il lavori autoprodotti e registrati con il pc presenti sul mio canale Fridaxes che uso come fosse un pentagramma.

Progetti in corso?

Ho prodotto molto in questo periodo di quarantena e lavorato sul nuovo spettacolo che voglio portare in giro quanto prima possibile, sia dal punto di vista di prosa che musicale. Con la chitarra e la voce senza la presenza di un clic costante si possono dire tantissime cose e soffermarsi su quei punti di interazione con il pubblico poiché è nella volontà dell’ artista, lasciare una parte di se in qualcuno di loro.

Progetti futuri

-Trovare gli ingaggi per presentarlo.-
Scrivere nuove opere non è un progetto ma un esigenza come mangiare bere o fare l’amore….
Per le prime dipende solo da me, per l’altra…. dobbiamo studiarcela!!!…

di Giovanni Pirri



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